Una vecchia leggenda parla di come la divinità Iktome donò il primo acchiappasogni alle tribù. Viene narrato che egli si presentò sotto forma di ragno a un saggio che meditava sulla cima di un monte. La divinità volle parlargli dei cicli della vita di come ogni uomo nasce, viene accudito, cresce, diventa vecchio, viene accudito nella vecchiaia e muore. Per descrivere la ciclicità aveva preso un ramo di salice molto flessibile e l’aveva reso un cerchio. Seguì la sua spiegazione dicendo come nella vita di ognuno agiscano forze positive e forze negative: le prime sono quelle che ti portano a prendere sagge decisioni, a non aver paura del futuro, a credere in sé stessi; le seconde sono quelle che distolgono l’attenzione dai propri sogni,che portano a giudicare male le situazioni e quindi portano lontano dal giusto cammino.
Mentre descriveva ciò il ragno aveva cominciato a tessere una rete di filo all’interno del cerchio.
Quando l’ebbe conclusa appese al cerchio lacci di pelle, piccole pietre e pezzetti di ossa che il vecchio saggio aveva con sé, e glielo donò.
“Questo” gli disse “ aiuterà la gente della tua tribù. Insegnale a usare questo oggetto per intrappolare i sogni e le visioni positive grazie alla rete alla quale ho conferito un potere magico. Rassicurala invece sul fatto che le forze negative passeranno oltre questa rete e verranno portate via con il vento”
Fu così che, dopo che dopo aver ringraziato molte volte il ragno, il vecchio scese dalla montagna e tornò al villaggio. Lì incontro la sua tribù e raccontò del dono che era stato fatto loro e del suo potere. Da allora ogni componente della tribù costruì un acchiappasogni che appese all’entrata dell’abitazione per attirare sogni e visioni positive mentre quelle negative ci passavano oltre scomparendo con il vento.